Gli accordi commerciali e la loro importanza per i Paesi

L’importanza degli accordi commerciali

Stipulare accordi commerciali significa creare nuove opportunità per le aziende, ampliare la scelta dei consumatori, abbassare i prezzi; ma non solo. Entrano in gioco il rispetto di valori come la cooperazione e la coltivazione di sani rapporti economici e politici.

Che cosa sono gli accordi commerciali?

Un accordo commerciale indica una vasta gamma di trattati internazionali in materia di tariffe doganali, tasse e commercio che possono legare due paesi (in questo caso si parla di accordi bilaterali) o più (accordi multilaterali). Gli obiettivi sono diversi: aumentare l’efficienza commerciale attraverso il libero scambio, favorire cooperazione tra due o più paesi e stimolare un clima di integrazione a livello internazionale.
Alcune tipologie di accordi possono essere:

TIFA (trade and investment framework agreement): un patto commerciale per l’espansione del commercio e la risoluzione delle controversie in sospeso tra i paesi. Gli oggetti degli accordi possono riguardare: accesso al mercato, al lavoro, all’ambiente e la protezione dei diritti di proprietà individuale
BIT (Bilateral investment treaty): stabilisce i termini e le condizioni per gli investimenti privati da parte di cittadini e aziende di uno stato nel territorio di un altro stato destinatario dell’investimento.
Zona di libero scambio (free trade area): un accordo siglato da un gruppo di Paesi con il quale si prevede l’eliminazione di dazi, quote o preferenze tariffali su alcuni o tutti i beni scambiati. Un esempio concreto è l’EFTA (Associazione europea di libero scambio) il cui scopo è la soppressione delle imposte doganali sull’import-export e la promozione degli scambi commerciali fra gli stati membri.

La strategia commerciale dell’Unione Europea

La strategia prevede una rinnovata attenzione al rafforzamento del multilateralismo e alla riforma delle norme commerciali globali per garantirne l’equità e la sostenibilità. Agendo insieme, i paesi dell’UE beneficiano di maggior potere negoziale quando stipulano accordi commerciali con altri paesi. Gli accordi consentono alle imprese europee di accedere più facilmente e a prezzi più bassi alle materie prime aumentando così la competitività e di mantenere costante il livello di efficienza e innovazione.

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Un esempio di accordo commerciale: Europa-Paesi MERCOSUR

L’accordo commerciale è tra l’UE e i paesi Mercosur, ossia Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay in vigore dal 28 giugno 2019.
Le ragioni dietro a questa stipulazione sono diverse, l’UE è il principale partner commerciale e di investimento per questi Paesi. Basti pensare che nel 2021 sono state esportate verso il Mercosur 45 miliardi di euro di beni. Inoltre, anche dal punto di vista degli investimenti i due Paesi sono profondamente legati: nel 2020 si è registrato uno stock di investimenti europei per un valore di 330 miliardi di euro.

Gli obiettivi dell’accordo sono:

Aumentare il commercio e gli investimenti bilaterali e ridurre le barriere commerciali a favore delle piccole e medie imprese.
Creare norme più stabili, prevedibili e forti soprattutto nei settori della proprietà intellettuale, della concorrenza e della sicurezza alimentare.
Promuovere valori comuni come lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei lavoratori, la lotta contro il cambiamento climatico ecc.

In questo caso non si tratta solo di un accordo commerciale, ma di uno strumento politico che crea un’alleanza tra due Paesi da sempre in linea per valori ed interessi, con concrete possibilità di creare nuove opportunità per le imprese di entrambi i Paesi. Inoltre, grazie all’inclusione di riferimenti al clima nell’accordo, si possono migliorare gli standard produttivi e rafforzare la protezione ambientale aumentando l’attenzione alla sostenibilità all’interno delle imprese.