Che cos’è la tariffa doganale?
Durante il processo di importazione è necessario tenere in considerazione la tariffa doganale, ossia una lista di tutte le merci suddivisa in sezioni merceologiche, le quali sono caratterizzate da codici, detti anche voci doganali. Ognuna di queste è composta dalla descrizione merceologica con l’elenco delle restrizioni all’importazione e all’esportazione e in più dall’elenco dei tributi e delle aliquote di applicazione.
Il Regolamento (CEE) n. 2658/87 emesso il 10 Settembre 1987 affronta la tematica della nomenclatura della tariffa doganale comune. Questo Regolamento stabilisce le basi giuridiche per la tariffa integrata dell’Unione Europea, ossia la TARIC. Questa consente di avere un sistema comune per la codificazione e la classificazione delle merci, fondamentale per l’elaborazione e pubblicazione delle statistiche del commercio europeo.
Che cos’è la TARIC?
La TARIC è costituita da un insieme di clausole, dazi e tasse su cui gravano le merci soggette all’ingresso nel territorio doganale della Comunità (rilasciate in franchigia per la spedizione o l’importazione, nonché per l’esportazione e il commercio intraregionale), le leggi doganali e commerciali della Comunità e del paese. Difatti, è proprio la Commissione europea che gestisce e pubblica la TARIC, attribuendo i numeri di codice, facendo i necessari aggiornamenti e comunicando gli emendamenti ai paesi Europei.
Composizione della TARIC: Tariffa Integrata delle Comunità
Il codice TARIC si genera dalla combinazione dei sistemi che permette di attribuire ad ogni merce la stessa indicazione per tutti i Paesi membri, così da avere la stessa tariffa doganale; e dal sistema di nomenclatura combinata, per la catalogazione dei prodotti.
In altre parole, la TARIC (Tariffa Integrata delle Comunità) si basa sulla nomenclatura combinata, ovvero un codice numerico a 8 cifre che comprendere delle sottovoci, le quali sono necessarie per attuare le misure comunitarie specifiche con l’indicazione dei dazi doganali applicati. Ciascuna sottovoce della nomenclatura combinata è formata da 8 cifre: le prime sei costituiscono il sistema armonizzato, ovvero un sistema riconosciuto a livello internazionale, in altre parole la merce è identificata in tutto il mondo con le prime sei cifre, la settima e l’ottava costituiscono le sottovoci della nomenclatura combinata. Per l’export il codice è formato da otto cifre, mentre per l’import da dieci; in caso contrario non verrà accettata la bolla doganale.
Le sottovoci TARIC sono identificate nella nona e nella decima cifra.
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Quali sono i vantaggi della TARIC?
Il codice TARIC consente a tutti gli Stati membri di applicare uniformemente la corretta nomenclatura delle merci e fornisce a tutti gli operatori economici una visione chiara delle misure da adottare quando si importano merci nel paese UE o si esportano merci UE.
Inoltre, la TARIC ha la funzione di indicare le disposizioni speciali relative ad un particolare codice o gruppo di codici, anche in base al paese di origine o alla destinazione d’uso del bene. Grazie alla tariffa comunitaria integrata è quindi possibile controllare in modo semplice e completo tutti gli elementi tariffari relativi ad un particolare prodotto destinato alla libera pratica all’interno dell’Unione Europea.
In conclusione, emerge come lo scopo della TARIC sia quello di assegnare un codice ad ogni tipologia di merce. Se venisse fatto un errore nell’identificazione del codice, ciò implicherebbe l’associazione del prodotto ad una categoria diversa da quella di destinazione e, quindi, con un dazio doganale diverso. Le conseguenze potrebbero riguardare dalle semplici sanzioni amministrative, fino al blocco di tutte le merci in dogana.
È possibile stabilire il codice TARIC del proprio prodotto tramite il seguente sito.
Martina Casella, Rebecca Amato
