La Banca Mondiale posticipa ancora una volta la fine della crisi economica
Secondo l’aggiornamento semestrale relativo alle prospettive economiche pubblicato dalla Banca Mondiale, la ripresa della crisi dell’economia mondiale si prospetta in un futuro più lontano rispetto a quanto previsto. In altre parole, la crisi economica iniziata nel 2020 con la pandemia di COVID-19 e ancora in atto a causa della situazione geopolitica instabile degli ultimi tempi non finirà nel breve periodo. Di conseguenza, secondo le stime della Banca Mondiale, lo sviluppo economico atteso grazie a tassi di crescita più alti del previsto in diverse grandi economie, tra cui Cina e Stati Uniti, è ora in diminuzione. Gli analisti della Banca Mondiale devo quindi alzare le stime sulle prospettive a breve termine e abbassarle per le previsioni a medio termine.
Economia mondiale: le previsioni
- La crescita economica mondiale prevista per il 2023 è aumentata del 2,1% rispetto all’1,7% previsto a gennaio. Invece, per il 2024 è stata ridotta dello 0,3%: da 2,7% al 2,4.
- USA: per il 2023 si prevede una crescita del PIL all’1,1%, rispetto 0,5% nelle previsioni di gennaio, mentre per il 2024 diminuisce allo 0,8% dall’1,6%.
- Europa: secondo la Banca Mondiale, il PIL dovrebbe aumentare dello 0,4% nel 2023 e dell’1,3% nel 2024.
- Cina: migliorano le previsioni economiche per quest’anno al 5,6% dal 4,3%, mentre per il prossimo anno diminuiscono al 4,6% dal 5%.
- Russia: le previsioni della banca mondiale restano invariate dopo la revisione di aprile: ovvero un calo del PIL dello 0,2% nel 2023 e di una crescita dell’1,2% nel 2024.
Le previsioni per il 2025 non sono influenzate dalla crisi economica. La Banca Mondiale, infatti, prevede una crescita dell’economia USA del 2,3%, dell’Europa del 2,3%, della Cina del 4,4% e un rallentamento del PIL russo allo 0,8%.