Cos'è l'import e quante tipologie ne esistono

Cos’è l’import e quante tipologie ne esistono

Tipologie import

Che cosa vuol dire importare? Quante tipologie di import ci sono?

Che cosa si intende per importazioni, in quali gruppi rientrano e in che modo le importazioni “grigie” illegali si differenziano dalle importazioni parallele?

La parola import si usa per riferirsi alla normale operazione commerciale di trasferimento nel territorio di un Paese di beni prodotti da altri territori, ma quante tipologie di importazioni esistono e quali sono?

La definizione di “importazione” fornita dal dizionario di Economia e Finanza della Treccani è la seguente:

Attività realizzata attraverso l’acquisto da parte di un sistema economico di beni e servizi prodotti all’interno di economie estere.

Le importazioni possono essere regolate da dazi doganali e da metodi non tariffari (restrizioni quantitative, sistema di licenze)”.

L’origine della parola import 

Si tratta di una parola antica, che affonda le sue radici nel latino, letteralmente importare «portar dentro, introdurre; arrecare», comp. di in-1 e portare «portare». Fin dall’antichità, mari e fiumi sono stati le principali arterie di trasporto tra Stati e città. Ogni città in riva al mare o lungo un grande fiume aveva il suo porto o molo. Le navi e le imbarcazioni che trasportavano merci locali salpavano verso le terre vicine e tornavano con le curiosità d’oltremare. Allo stesso modo, i mercanti di altre città e paesi arrivavano ai porti. Le esportazioni e le importazioni sono quindi transazioni economiche antiche, rimaste immutate per migliaia di anni.

Quali sono le tipologie di import?

Tutte le tipologie di import rientrano solitamente in due grandi categorie: le importazioni di beni di consumo e prodotti industriali e le importazioni di materie prime (prodotti necessari per la lavorazione e la realizzazione di altri prodotti) e servizi.

Un altro tipo di classificazione consiste nella divisione in dirette e indirette:

  • l’importazione è diretta quando l’acquirente acquista i beni direttamente da un produttore o distributore straniero (non residente).
  • l’importazione è indiretta quando il ricevimento di beni e servizi avviene in una società intermediaria specializzata in tali operazioni; in questo caso, i beni sono acquistati da un residente nel Paese di importazione. Questo schema rende più facile e veloce per l’acquirente ricevere i beni.

In base al tipo di prodotto importato ci sono le importazioni materiali e non materiali: le prime consistono nel trasporto di beni specifici o materie prime ottenute per uso interno, rivendita, trasformazione; le seconde, come già suggerito dal nome, consistono nello scambio di servizi, che comprende trasporti, assicurazioni, servizi di viaggio, trasferimenti all’estero, commissioni, ecc.

La categoria delle importazioni non materiali può in parte includere le importazioni di investimenti. Si tratta essenzialmente di importazioni di capitale, cioè quando una società o un individuo non residente investe i propri fondi nell’economia nazionale.

La reimportazione (reintroduzione in franchigia), è un altro tipo di transazione commerciale internazionale. Di solito si tratta della restituzione delle merci al Paese produttore. Il criterio principale è che le merci importate non vengano riparate o aggiornate; spesso accade che vengano reimportate merci che presentano difetti di fabbrica o che non sono state vendute dal distributore.

Esiste anche il cosiddetto dumping in termini di prezzo dei prodotti importati. Ciò significa che le merci vengono importate a un prezzo significativamente inferiore alla media del mercato. Tuttavia, le importazioni in dumping possono essere perfettamente legali se l’impresa importatrice gode di benefici, sovvenzioni o esenzioni dai dazi, o se l’impresa esportatrice ha ridotto il prezzo delle proprie merci.

Le importazioni con licenza o senza permessi speciali

In base ai requisiti e alle restrizioni governative si distinguono le importazioni con licenza, o autorizzate, e senza licenza. Le importazioni con licenza richiedono permessi speciali da parte delle autorità di regolamentazione. Le merci soggette a licenza includono, ad esempio, prodotti farmaceutici, chimici, dispositivi di crittografia, pietre e metalli preziosi e molti altri. Inoltre, è necessario ottenere una licenza di importazione prima di concludere un contratto con un fornitore.

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Le importazioni “grigie”

Le operazioni di esportazione-importazione sono fortemente regolamentate dalle autorità statali. Se un’impresa importa direttamente dei prodotti, deve stipulare un contratto di commercio estero, fornire una fattura di vendita, una bolla di trasporto e ulteriori documenti, se richiesti dalla legge.

A volte gli importatori riportano informazioni inesatte per ridurre i dazi doganali, le tasse e altri costi. Ad esempio, dichiarano materiali da cucito (tessuti e accessori) invece di abiti costosi, indicano parti di ricambio per l’elettrodomestico invece dell’intero apparecchio. Altri modi per ridurre i costi doganali possono essere dichiarare il prezzo della merce molto più basso del prezzo medio di mercato oppure sostituire il Paese di origine del prodotto con quello per il quale ci sono più preferenze. Vi mettiamo in guardia da queste macchinazioni.

Quali sono le conseguenze di questi schemi? Innanzitutto, se la dogana scopre che il carico non è conforme ai documenti, l’azienda importatrice dovrà pagare una multa e l’intero dazio.

Le importazioni parallele

Un’altra forma di transazione di importazione considerata illegale è la cosiddetta importazione parallela. L’essenza dell’operazione è l’importazione nel Paese di merci per le quali il fornitore non ha diritti di proprietà. Ad esempio, un imprenditore ha acquistato un lotto di scarpe da ginnastica di marca di un noto marchio in Cina. Queste scarpe da ginnastica sono state acquistate in un negozio di marca e la merce non è contraffatta. Tuttavia, solo il produttore stesso o il suo distributore autorizzato possono importare tali scarpe da ginnastica. In questo modo, il nostro imprenditore importa merci senza l’effettiva autorizzazione del titolare del diritto, violando così il diritto esclusivo sul marchio. Questo evento potrebbe essere equiparato all’importazione di merci contraffatte. Da qui i rischi per l’imprenditore: la merce potrebbe essere riconosciuta come contraffatta, confiscata e l’importatore stesso multato.

Come si può notare, il tema delle esportazioni e delle importazioni esiste da sempre, da quando esiste il concetto di commercio. Al giorno d’oggi il rapporto tra venditori e acquirenti è regolato da accordi internazionali e leggi nazionali, e il concetto di importazione può essere interpretato in modo più ampio rispetto alla semplice fornitura di merci dall’estero.

Fonte: Контур Бухгалтерия

Tipologie di import

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