Perché importare dalla Cina o produrre in Cina è oggi tanto conveniente e convincente, sotto tutti i punti di vista? Tutti sanno che oggi il posto migliore dove si può produrre quasi tutti i tipi di merce, in modo relativamente economico, rapido e di alta qualità, è la Cina. L’imprenditore ha però bisogno di elementi convincenti e situazioni convenienti: scorriamoli insieme.
Vediamo alcuni dati convincenti che supportano la tesi che importare dalla Cina o produrre in Cina conviene.
L’indice dei responsabili degli acquisti (PMI – Purchasing Managers Index) nel settore manifatturiero cinese è salito dal 49,4 di agosto 2022 al 50,1 di settembre, secondo i dati diffusi dal National Bureau of Statistics cinese.
PMI è il principale indicatore economico mondiale e si basa su indagini condotte mensilmente su un gruppo di aziende accuratamente selezionate che rappresentano le economie mondiali preminenti e quelle in via di sviluppo. Il PMI fornisce in anticipo indicazioni di quanto sta realmente accadendo nei settori economici privati, monitorando i cambiamenti di variabili come produzione, nuovi ordini, livelli occupazionali e prezzi.
Quindi l’indice PMI riflette il livello di attività commerciale delle imprese. Un indicatore superiore a 50 indica l’espansione del settore manifatturiero; inferiore a 50, la sua riduzione.
Secondo Zhao Qinghe, statistico senior del Service Industry Survey Center del National Bureau of Statistics, grazie all’attuazione di una serie di misure per stabilizzare l’economia sono stati arginati gli effetti negativi del calore anomalo delle ultime stagioni e l’indice PMI nel settore manifatturiero è tornato a crescere.
A settembre 2022 i sottoindici di produzione in Cina e nuovi ordini sono stati rispettivamente di 51,5 e 49,8, ovvero 1,7 e 0,6 p.p. superiori ad agosto. Il Purchasing Managers Index non manifatturiero cinese è sceso dal 52,6 di agosto al 50,6 di settembre.
L’economia della Cina cresce
Negli ultimi 30 anni la capacità di produzione della Cina è cresciuta di 20 volte.
Certamente la recente notizia della “crescita del PIL Cinese inferiore alle previsioni” ha fatto crollare la borsa a Hong Kong, ma -come rilevato anche dal Corriere della Sera – in qualsiasi Paese del mondo il +3,9% del PIL sarebbe una buona notizia in tempi di guerra e strascichi post-pandemia.
Buona anche la ripresa dell’attività industriale: +6,9%, la più marcata da febbraio. In ogni caso nel 2021 il PIL cinese è stato di 17,73 migliaia di miliardi di USD: la seconda economia più forte dopo gli USA.
Mettiamo da parte il rallentamento causato dal COVID-19 e guardiamo il quadro complessivo della produzione in Cina:
- Alla fine di giugno 2022, il numero di entità di mercato registrate in Cina ha superato i 160 milioni, di cui 50,39 milioni di imprese e 107,94 milioni di singoli imprenditori.
- Il numero di imprese private in Cina è aumentato da 10,85 milioni nel 2012 a 44,57 milioni nel 2021. Nel 2021, il settore privato dell’economia rappresentava oltre il 50% delle entrate fiscali, oltre il 60% del PIL e oltre il 70% dell’innovazione tecnologica; ha fornito più dell’80% dei posti di lavoro in città e paesi e ha rappresentato oltre il 90% degli attori del mercato cinese.
- La Cina produce l’80% dei condizionatori d’aria del mondo, il 90% di tutti i personal computer, il 70% di smartphone e telefoni, il 63% di tutte le scarpe prodotte nel mondo, ecc.
- In ogni settore della produzione cinese è presente un numero enorme di fabbriche. Più di 30.000 imprese manifatturiere operano solo nel settore dei materiali da costruzione.
Questi dati confermano quello che sappiamo già: nonostante tutto, la Cina è ancora il più grande sito produttivo del mondo.
Vicino alla Cina ci sono paesi come Vietnam, Thailandia, Bangladesh, India, Pakistan, dove è possibile e in alcuni casi più redditizio rispetto alla Cina, piazzare ordini di produzione. Ma nessuno di questi paesi oggi ha il tipo di infrastruttura manifatturiera che ha la Cina.
Infrastruttura manifatturiera in Cina
La fabbrica A fornisce la plastica e gli strumenti, la fabbrica B fornisce l’imballaggio, la fabbrica C fornisce le materie prime e i componenti e la fabbrica D assembla tutto e consegna il prodotto finito.
Ecco come funziona oggi la produzione in Cina. L’elemento distintivo è che tutte queste fabbriche si trovano a due passi l’una dall’altra. Elemento significativo e convincente per importare dalla Cina e produrre in Cina.
La maggior parte dei responsabili di fabbrica sono in contatto tra loro. Hanno creato un sistema ideale nella loro “comunità”.
Il sistema produttivo in Cina è costruito su una tipologia a grappolo e nel Paese sono presenti circa 1.000 città mono-industriali di produzione: ognuna di esse è specializzata nella produzione di un solo tipo di prodotto.
I cinesi sono così efficienti in termini di produzione e infrastrutture che alcuni paesi del primo mondo possono effettivamente imparare molto da loro. Ed è per questo che la Cina sarà il numero 1 nella produzione e nelle esportazioni per molti anni a venire.
Elementi di sfida per importare dalla Cina o produrre in Cina.
Se volete produrre in Cina o acquistare i prodotti in Cina dovrete affrontare un mercato molto distante da quello italiano e non ci riferiamo solo alla lontananza fisica. Sono infatti molte le differenze culturali, di abitudini, organizzazione del business, dei processi produttivi e supply chain.
Elementi sfidanti, ma decisamente interessanti per chi fa impresa ed è pronto a cogliere opportunità e potenzialità.
Noi siamo fisicamente presenti in Cina e possiamo contare su una rete consolidata nel mercato cinese. Vi aiuteremo a gestire le vostre forniture nel miglior modo evitando errori e rischi.
Lavorerete con produttori affidabili per avere migliore qualità a prezzi vantaggiosi. Non è questo che vogliamo per creare il profitto maggiore per il nostro business?
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Fonti citate nell’articolo: Wikipedia, Corriere Della Sera
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