Panoramica dei documenti richiesti per una spedizione internazionale
Quali sono i documenti necessari per il commercio estero? Per le spedizioni internazionali la casualità, talvolta presente nelle transazioni che avvengono sul mercato locale, non può essere un’opzione. Infatti, nel caso in cui nei documenti per una spedizione internazionale dovessero esserci degli errori, la spedizione stessa potrebbe essere rifiutata sia dalla dogana in uscita sia da quella in entrata. Inoltre, il prodotto potrebbe subire dei ritardi o potrebbe essere perso. Basta anche solo un piccolo errore per compromettere la spedizione; tutti sappiamo quanto può essere impegnativo e costoso dover gestire una seconda volta tutte le pratiche e i documenti per l’export.
E’ opportuno essere attenti e scrupolosi durante la compilazione dei documenti, perché non è semplice correggere gli errori di documentazione, sia per le spedizioni all’estero sia per le spedizioni all’interno del Paese.
I documenti necessari per il commercio estero
Di seguito, l’elenco dei documenti che accompagnano il prodotto durante le esportazioni o le importazioni. Alcuni di essi sono obbligatori come la fattura (Invoice) o Fattura Proforma (Proforma Invoice), altri facoltativi, come, ad esempio, la polizza assicurativa.
– Fattura commerciale (Commercial Invoice): fornisce informazioni dettagliate sul prodotto esportato, tra cui la descrizione del prodotto stesso, la quantità, il valore e i termini di vendita.
– Polizza di carico (Bill of Lading): ha valore di ricevuta per la merce trasportata e costituisce la prova di proprietà.
– Lista di imballaggio (Packing List): fornisce informazioni sull’imballaggio della merce, incluso il tipo, il peso e la quantità dei colli.
– Certificato di origine (Certificate of Origin): certifica l’origine della merce, spesso richiesto per fini doganali.
– Licenza per import/export (Import/Export License): autorizza l’import e l’export di determinati beni, spesso per motivi normativi o di sicurezza.
– Certificato assicurativo (Insurance certificate): certifica che i beni esportati sono coperti da un’assicurazione.
– Lettera di credito (Letter of credit): fornisce una garanzia da parte di istituzioni finanziarie per il pagamento dei beni importati.
– Dichiarazione di merci pericolose (Dangerous Goods Declaration): fornisce informazioni sulla natura e sui requisiti di manipolazione delle merci pericolose trasportate.
– Certificato sanitario(Health Certificate): certifica la salute e la sicurezza delle merci importate o esportate, spesso richiesto per i prodotti alimentari o agricoli.
– Certificato fitosanitario (Phitosanitary Certificate): certifica che le merci importate o esportate sono esenti da parassiti e malattie delle piante, spesso richiesto per i prodotti agricoli.
Questi documenti servono a garantire il flusso regolare e conforme delle merci attraverso i confini internazionali. La serie specifica di documenti richiesti può variare a seconda della natura delle merci, del Paese di origine e di destinazione e delle normative vigenti.
Documenti per il commercio estero aggiuntivi
Oltre ai documenti standard sopraelencati potrebbero essere necessari altri documenti, in base alla natura dei beni importati o esportati e ai regolamenti dei Paesi coinvolti.
I possibili documenti aggiuntivi che potrebbero essere richiesti sono:
– Certificato di ispezione pre-spedizione (Pre-Shipment Inspection Certificate): verifica la qualità e la quantità delle merci prima della spedizione.
– Certificato di uso finale (End-Use Certificate): certifica l’uso previsto delle merci importate.
– Codice doganale, sistema armonizzato (Harmonized system code): classifica i beni importati o esportati in base a una classificazione internazionale standardizzata.
– Dichiarazione di valore per fini doganali (Declaration of Value for Customs Purposes): dichiara il valore dei beni importati o esportati
– Carnet ATA: costituisce una licenza per import ed export temporanea per i beni destinati a fiere, eventi o mostre.
– Certificato di controllo qualità (Quality Control Certificate): certifica che i beni rientrino negli standard qualitativi.
– Certificazione del prodotto (Product Certification): certifica che i beni rientrino negli specifici standard normativi e industriali.
– Classificazione tariffaria (Tarif classification): classifica le merci importate o esportate in base ai dazi e alle tasse di importazione applicabili.
– Dichiarazione di salute e sicurezza (Health and Safety Declaration): certifica che le merci importate o esportate sono sicure e conformi alle norme di salute e sicurezza.
– Certificato di conformità ambientale (Environmental Compliance Certificate): certifica che le merci importate o esportate sono conformi alle normative ambientali.
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Questi documenti aggiuntivi sono solitamente richiesti per determinati tipi di merci e per il commercio tra Paesi specifici. È importante verificare le normative dei Paesi coinvolti nello scambio commerciale per stabilire quali documenti aggiuntivi potrebbero essere richiesti.
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Sergey Masherov
Rebecca Amato, Greta Mariella