Import business: cosa valutare nell’attività d’importazione e perché
Se cerchiamo di rispondere alle tre domande principali di ogni business applicandole all’import business, ad un’attività imprenditoriale basata sull’import, ci confronteremo con questa situazione:
- Cosa importare? Molti futuri importatori sanno quale prodotto vorrebbero importare e quale attività imprenditoriale di importazione vorrebbero avviare.
- Come importare? Una minoranza di futuri importatori sa come farlo e una frazione ancora più piccola di importatori sa come farlo in modo corretto e sicuro.
- Perché importare? Pochissimi imprenditori che vogliono collegare il loro business con le importazioni capiscono profondamente quanto sia vantaggioso farlo.
Ma, se iniziamo a considerare il processo di importazione domandandoci “Perché”, il risultato finale sarà radicalmente diverso dal quadro che avremo iniziando a chiederci quale prodotto vogliamo importare.
Cos’è un’importazione? Cosa significa fare business importando?
Prima di tutto ricordiamo cos’è un’importazione. L’importazione è l’ingresso di beni, lavori e servizi nel territorio di uno Stato dall’estero. Soprattutto, dobbiamo tenere ben presente che l’importazione è uno dei processi aziendali e che l’opportunità nella sua applicazione sorge solo quando l’importazione diventa un processo economicamente giustificato.
L’importazione dunque è necessaria quando rende la nostra attività più efficiente, più redditizia, più interessante, cioè quando permette alla nostra attività di distinguersi nel mercato dalla concorrenza. Quando ci chiediamo perché dobbiamo iniziare a importare o avviare l’attività commerciale basata sull’importazione, ci vengono in mente le seguenti risposte:
- Vogliamo ridurre i costi dell’acquisto dei componenti / materie prime / prodotti
- Vogliamo garantirci la stabilità nelle forniture e quindi nella nostra produzione e/o nelle vendite
- Vogliamo diversificare il portafoglio dei fornitori
- Vogliamo dare al mercato e all’acquirente beni importati che non si producono in Italia (beni esclusivi)
- Vogliamo offrire al mercato merci importate la cui qualità sia molto superiore a merci simili prodotte nel nostro paese
- Vogliamo dare al mercato e all’acquirente beni importati di qualità che siano più economici di beni simili prodotti in Italia
Perché fare import business? Il prezzo.
Se siete orientati al prezzo quando evidenziate i motivi per cui desiderate importare, dovreste conoscere un detto:
“Il margine si crea quando si acquista, non quando si vende”
Ogni buyer di successo nel mondo (soprattutto se rappresenta una grande catena di distribuzione o grandi aziende manifatturiere, ecc.) vi dirà che quando si parla di creare un margine, nella maggior parte dei casi si parla di acquisti. Il principale profitto delle imprese è infatti formato dagli acquisti, non dalle vendite.
Certo, capiamo che c’è un profitto che arriva come valore aggiunto per il marchio, per la reputazione del prodotto, per la sua esclusività; e che tali elementi sono meno sensibili alle variazioni di prezzo. Ma, se stiamo parlando del mercato di massa, lo strumento principale per estromettere un concorrente dal mercato è la guerra dei prezzi. Purtroppo in Italia attualmente il prezzo è diventato un fattore ancora più sensibile sia nel largo consumo che nei settori industriali.
Chi vince nella guerra dei prezzi?
Ovviamente quello con il margine più alto. E nel ridurre costantemente i prezzi, chi può avere un margine elevato? Quello che compra da un importatore in Italia o quello che importa e compra all’estero direttamente dal produttore? Pensiamo che la risposta sia più che ovvia.
Se volete avere margini elevati e prezzi più bassi sul mercato in questi tempi molto instabili, dovete essere nel settore dell’importazione, a condizione che non sia possibile produrre il prodotto localmente a un prezzo inferiore.
Perché importare? Qualità ed esclusività.
Se siete guidati non solo da un prezzo conveniente, ma anche dalla qualità del prodotto importato, dalla sua differenza rispetto ai concorrenti o dalla sua esclusività in generale, allora quando scegliete un’attività di importazione valutate quanto segue.
Supponiamo che noi e il nostro concorrente vendiamo lo stesso prodotto e siamo entrambi così efficienti da importare direttamente. E che magari acquistiamo merci nello stesso posto, in una o più fabbriche simili: potenzialmente ci troviamo di nuovo in una situazione di stallo. Né noi né il nostro concorrente vogliamo combattere fino all’ultimo, in modo che rimanga colui che ha il portafoglio più forte e che può permettersi una lunga guerra dei prezzi. Vogliamo che le nostre merci importate siano di alta qualità, a basso prezzo, con una buona redditività e, allo stesso tempo, vogliamo distinguerci dai nostri concorrenti.
In questo caso, dobbiamo primeggiare nella ricerca di prodotti esclusivi e dei loro produttori.
Per fare ciò, dobbiamo avere il tempo per la ricerca del fornitore e, ancora meglio, essere primi nel trattare e concludere con loro un accordo esclusivo sugli acquisti e le vendite in Italia. L’unico modo è rendere questa attività costante, svolgendola in modo continuativo e strutturato: monitorare il commercio mondiale, fare le ricerche nei paesi strategici, contattare i produttori, visitare fabbriche e negoziare direttamente con i produttori, senza intermediari. E ancora meglio, utilizzare il nostro marchio o addirittura sviluppare il nostro prodotto con il nostro marchio.
Quindi, per partire con le importazioni, ridurre i costi degli acquisti e goderne il vantaggio economico, rispondiamo alle domande: cosa, perché e come.
Potreste già avere una chiara idea sul COSA: volete importare un certo prodotto e sentite che l’importazione può essere l’inizio di un business fruttuoso e rappresentare un fattore decisivo nei vostri profitti. Ma avete le risorse per capire il “come” o verificare correttamente il “perché” e quantificare il vantaggio economico? – Se no, vi aiuteremo noi 😉
foto: Freepik
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